Sono tante e in continua crescita, alcune non superano i tre anni di vita, altre riescono ad imporsi sul mercato. Molte sono le nuove imprese che ruotano attorno al settore turismo tanto che possiamo parlare di una polarizzazione proprio in questo ambito ma la proliferazione di nuove idee imprenditoriali si deve anche al momento contingente di assestamento economico e occupazionale.
L’ importanza del travel è ormai riconosciuta in tutto il mondo, così come è acclarato che si tratta di un segmento dell’economia che ha dovuto prima di altri, ridisegnare le proprie strategie spinto dal cambiamento prodotto dalla tecnologia, compreso quello legato alla sharing economy.
Ne è un esempio Nightswapping che, nata in Francia da cui provengono anche BlaBlacar -la piattaforma di car sharing, e Drivy –l’affitto di auto tra privati-, coniuga lo spirito collaborativo francese con diverso modo di fare ospitalità.
NightSwapping che ha ottenuto un finanziamento di 2 milioni di euro nel 2014, offre la possibilità di pernottare gratuitamente. Scambiando notti (crediti) con altri utenti iscritti alla piattaforma, si viaggia senza costi per l’alloggio e si “guadagna” la possibilità di spendere i propri crediti, ovvero notti in altre case, anche in destinazioni diverse da quelle con cui è stato fatto lo scambio.
Per chi vuole usufruire di una casa senza avere a sua volta la disponibilità di ospitare, lo scambio avviene con i crediti virtuali. In questo caso infatti, la piattaforma consente di acquistare le notti a prezzi che vanno da 7€ a 49€ (indipendentemente dal numero di persone) in base alla scala di valutazione da 1 a 7 conferita alla camera/appartamento nella quale si intende alloggiare.
Un concetto di certo non completamente nuovo, ma l’impresa sta riscuotendo un discreto successo e coinvolge un numero di utenti sempre maggiore. Tra questi sono ben rappresentati gli italiani che, a detta dell’azienda, raddoppiano di anno in anno.
A differenza di AirBnB, il principale player sul mercato, con NightSwapping non c’è scambio di denaro e questo rende legale al 100% la pratica di subaffitto.
Diversa, ma uguale per l’ambito di applicazione, quello extralberghiero, è Home to go. E’ al momento il solo meta motore di ricerca per le case vacanze. Ad oggi infatti ne esistono per i voli (Skyscanner, Kayak), per gli hotel (Trivago) ma per le strutture ricettive tipiche dello short term, case vacanze, agriturismi, appartamenti, b&b, ect, si trovano solo migliaia di siti, portali, agenzie il che rende più laboriosa e complessa la ricerca per il turista.
HomeToGo ha più di 1.5 milioni di proprietà, più di 150 siti partner, in oltre 200 nazioni; raggruppa tutte le offerte e permette di confrontare, per la medesima proprietà, i prezzi proposti dai diversi provider.
HomeToGo è una idea tutta tedesca. Ha chiuso il primo round di finanziamenti nel 2014 e al momento è in corso il secondo che le servirà per ampliare l’espansione a livello internazionale. Da pochissimo, infatti, è stato lanciato il sito in italiano, che affianca le versioni tedesca, francese, inglese e polacca.
Sul versante della ricettività alberghiera, troviamo DayBreakHotels. Questa start up, sul mercato dal 2013, è tutta italiana anche se ha partecipato al programma Start Up Chile. Le soluzioni innovative che propone intendono dare risposta a due importanti questioni tipiche del mondo alberghiero: la possibilità di alzare il coefficiente di riempimento delle camere, che per il mercato italiano è pari al 70% annuo, e la vendita di servizi alberghieri.
L’unicità della proposta di DayBreakHotels è la vendita di camere e servizi di albergo per fasce orarie diurne. Questo prodotto mette gli hotel sul mercato dell’hotellerie diurna, caratterizzato da bassissima concorrenza e rende possibile la vendita della stessa camera per due volte nello stesso giorno. Ma l’innovazione è il canale distributivo per tutti servizi alberghieri: oltre alla camera si può acquistare infatti, un percorso benessere nella SPA dell’hotel, un pranzo o aperitivo sulla terrazza oppure una sala riunione.
Tra i 1300 alberghi sul territorio italiano associati al portale, la presenza di catene alberghiere di prestigio, fa pensare che la scelta di campo sia giusta e mette in luce l’interesse per “un modo tutto nuovo” di vivere le strutture alberghiere.
Il turismo, in particolare quando parliamo di ospitalità, induce a proporre soluzioni innovative, sia per chi sceglie di inserirsi nel percorso della sharing economy sia per chi si impegna a diffondere nuovi modi di concepire il soggiorno.