Gli ultimi dati di Bankitalia (Gennaio – Ottobre 2012 / Gennaio – Ottobre 2013) testimoniano che il comparto alberghiero è in crisi: diminuiscono i pernottamenti degli stranieri -3,4%, contro un incremento della spesa del 3,14% che potrebbe trovare ragione in un aumento generale delle tariffe.
Le seconde case sono spesso oggetto di dibattito perché possono rappresentare una opportunità per il turismo dato che si configurano come una tipologia di pernottamento più flessibile e sono anche una occasione di recupero di immobili inutilizzati. Infatti sembrano essere proprio queste le motivazioni che hanno contribuito all’ascesa di questo segmento di offerta, come ci dice Francesco Lorenzani, direttore generale di uno dei più importanti portali di affitti turistici in Italia http://www.casevacanza.it/ “Più comodità, più privacy, libertà, dimensione dell’immobile rispetto ad una camera d’hotel, possibilità di cucinare e di viaggiare in famiglia senza spendere troppo”.
La dislocazione delle case in affitto sul territorio nazionale è disomogenea “come in tutto il paese ci sono diverse velocità. Anche la penetrazione di Internet è diversa da regione in regione” ci dice Lorenzani, ma la tendenza è quella dell’aumento per il 20% con crescite pari addirittura al 50% in alcune zone del Paese: dal lato della domanda gli aumenti hanno riguardato Lazio e Lombardia mentre le regioni in cui la domanda è cresciuta di più sono la Campania e il Piemonte. In ascesa anche il numero di prenotazioni che rispetto al 2012 ha sfiorato il 30% di crescita.
Il settore vede, secondo le parole di Lorenzani, una piena conferma “delle nostre previsioni, “ e il nostro successo deriva dal duro lavoro, dall’attenzione al cliente e dal modello freemium”. Un fenomeno, quello degli affitti turistici in Italia che certamente non è nuovo ma che oggi è chiamato a misurarsi con alcune realtà internazionali le più famose delle quali sono Airbnb e la pratica del couchsurfing.
Abbiamo perciò chiesto a Lorenzani quali siano, se ci sono, i tratti che distinguono casavacanze.it dai big internazionali. Più che risposte abbiamo “ricevuto domande” che mettono in luce la disparità di risorse ma anche la differenza di opportunità che offre l’ambiente nel quale queste imprese sono nate e operano: “a parte il fatto che Airbnb ha uffici in tutto il mondo e noi solo a Milano? oppure che abbiano centinaia di ingegneri più di noi? oppure che loro abbiano avuto oltre 300 milioni di dollari di funding? stiamo parlando di altri pianeti! Ma in Italia giochiamo “nello stesso campionato” e ciò è assolutamente straordinario per noi”. Riuscire a confrontarsi alla pari in Italia con chi può contare su capitali, finanziari e umani, maggiori, è davvero un gran bel risultato.
Un incremento così significativo, che ha definitivamente segnato un punto di svolta nel turismo: un fenomeno di cui non si può più non tenere conto e che lancia un chiaro messaggio a tutto il settore. Le seconde case rappresentano un potenziale straordinario per lo sviluppo turistico del paese e pertanto si devono prevedere misure idonee a garantirne qualità e regolarità. Questo cambiamento di scenario, non lascia fuori nemmeno gli albergatori che dovranno rivedere la loro offerta, focalizzandosi di più sulla qualità dei servizi e sulla personalizzazione dell’esperienza senza compromettere il rapporto qualità/prezzo.